LABORATORIO DI TANGO FEMMINISTA QUEER AD ATLANTIDE
mercoledì 20 e giovedì 21, mercoledì 27 e giovedì 28 marzo 2013
dalle 19,30 alle 21 ad Atlantide
Colonna sonora di questo post Cuando cumpla los ochenta di Liliana Felipe
“Cuando, cuando cumpla los ochenta/seré una vieja loca, vieja escupe curas,/vieja puta, rematada, vieja pero no pendeja.”
(Quando, quando compirò 80 anni…sarò una vecchia pazza, una vecchia che sputa ai preti, una vecchia puttana, pazzesca, vecchia ma non stupida) Perché un laboratorio di tango femminista e queer?
Intanto si può iniziare dal dire quello che questo laboratorio non si prefigge di essere: non vuole essere un corso di tango generalmente inteso, sia per il tipo di tango che si ballerà, sia per il modo in cui si ballerà, dato che non saranno delle lezioni rigidamente strutturate pensate per apprendere esclusivamente la tecnica del ballo del tango. Questo non significa che non si ballerà tango!
Più che uno spazio di lezioni di tango il laboratorio di tango femminista queer che si terrà ad Atlantide vorrebbe essere un’esperienza corporea collettiva, un tentativo di esplorazione e sperimentazione dei nostri corpi e delle loro possibilità, un’occasione per una condivisione di saperi iscritti nei corpi con i quali viviamo le nostre nostre quotidianità e attraversiamo i contesti più disparati, agendo spesso pratiche di lotta, di resistenza e di risignificazione dei ruoli di genere socialmente costruiti.
In questa prospettiva il tango si rivela uno strumento poliedrico e strategico. A livello mainstream il tango si presenta come un ballo fortemente eteronormato e determinato dalla costruzione binaria dei generi. È un ballo molto estetizzato e, nel contesto italiano, anche carico di un’attrazione esotica. Il tango si balla in coppia e prevede, appunto, una precisa identificazione di genere delle due parti: c’è un soggetto identificato come maschile, attivo, che è colui che dirige il ballo, e un soggetto identificato come femminile, passivo, che si fa portare nel ballo.
Questo fa sì che ci sia anche un rapporto gerarchico tra i corpi di chi balla, che si traduce, materialmente, nella necessità per chi ricopre il ruolo letto come maschile, quindi attivo, di esercitare una forza e una pressione sul corpo dell’altra affinché questa lo segua, mentre quest’ultima deve completamente affidarsi alla spinta che ne dirige il movimento. Ma il tango deve necessariamente essere così? È possibile ballare un tango che metta in discussione questi ruoli di genere e questi rapporti di potere? Si può immaginare un tango più libero, un tango femminista queer?
Queste sono le domande che si è posto anche il Laboratorio di Tango Anexo 3. Il Laboratorio Anexo 3 nasce in Cile nel 2006, in un contesto, quindi, dove il tango è fortemente diffuso. La peculiarità di questo laboratorio, che alla sua formazione decide di escludere la partecipazione degli uomini, è stata quella di dare vita a un percorso politico di risignificazione del tango e del suo linguaggio corporeo a partire dalle esperienze e dai vissuti delle singole partecipanti, molte delle quali non avevano conoscenze pregresse di questo ballo.
Un elemento significativo di questo percorso è stato il fatto di individuare come la questione centrale non fosse solo quella di cambiare i ruoli di genere del tango, di ribaltare semplicemente il rapporto attivo/passivo, rendendo attivo il ‘femminile’ e passivo il ‘maschile’. Quella che è emersa è stata, piuttosto, l’urgenza di una messa in discussione dei ruoli in sé, cioè, il ruolo di chi guida e di chi segue. Il punto non era solo scegliere tra un ruolo e l’altro o alternarli, il punto era se fosse possibile ballare un tango oltre questa divisione dei ruoli.
Questo sarà quello che proveremo a mettere in pratica nel laboratorio di tango femminista queer che si terrà ad Atlantide riferendoci proprio all’esperienza e al lavoro del Laboratorio Anexo 3, grazie all’aiuto di Angelina, un’attivista lesbica femminista che del Laboratorio Anexo 3 è stata artefice e partecipante.
Gli incontri del Laboratorio di tango femminista queer saranno nelle seguenti giornate:
mercoledì 20, giovedì 21, mercoledì 27 e giovedì 28 marzo, dalle 19,30 alle 21,00 ad Atlantide
Il laboratorio è gratuito. Per motivi organizzativi il laboratorio prevede un numero limitato di partecipanti. Per informazioni e iscrizioni: infosmaschieramenti@inventati.org
Verrà data la precedenza a chi partecipa a tutti e 4 gli incontri.
Alla fine del laboratorio, giovedì 28 marzo alle 21, si terrà un incontro aperto a tutte/i per parlare della nostra esperienza con Angelia, co-fondatrice del laboratorio di tango Anexo 3 in Cile e con Flora Benedetti, direttrice artistica e insegnante di MilongaSì – Bologna.
Alcuni consigli per chi partecipa al Laboratorio:
– “Ma io non so ballare!!!” “Ma io sono la persona più rigida del mondo!!!” : non è necessario saper ballare né avere abilità corporee e artistiche particolari. Quello di cui si ha bisogno è voglia di condividere saperi, di esplorare il proprio corpo e le sue possibilità.
– “Ma io non sono in coppia per ballare!!!”. Ancora meglio! L’idea è condividere collettivamente un’esperienza corporea, creativa, emotiva, politica. Per questo sarà fondamentale potersi ruotare nelle coppie e alternare il lavoro individuale a quello a coppie.
– Le Scarpe: è importante usare scarpe comode che lascino libere le caviglie. Sarebbe ottimo se le scarpe non facessero molto attrito con il pavimento. Non sono necessarie scarpe con il tacco ma se si vogliono usare non c’è problema. Anche qualsiasi tipo di scarpa che ha un qualche tipo di tacchetto o rialzo nella parte posteriore va bene.
– Vestiti: abbigliamento comodo. Se c’è chi preferisce optare per un tango style va bene ma non è necessario. Più che altro i pantaloni troppo larghi nella parte bassa o le gonne molto larghe sono solitamente scomode per ballare (così come per andare in bicicletta).
In attesa dell’inizio del Laboratorio potete iniziare ad ascoltare del tango:
Orchestre Tipiche e Compositori:
– Carlos Gardel
– Juan D’Arienzo
– Alfredo de Angelis y su orquesta típica.
– Osvaldo Pugliese y su orquesta típica
– Orquesta tipica Fernández Fierro
– Orquesta tipica Color Tango
– Francisco Canaro
– Astor Piazzola
Interpreti (uomini):
– Hector Maure
– Roberto Goyeneche
– Julio Sosa
Alcune donne nel tango (solitamente non si ascoltano nelle milongas )
– Azucena Maizani detta “Azabache”. (Cantante, autrice e compositrice. Le sue composizioni più famose sono “Pero yo sé” e “La canción de Buenos Aires”)
-Mercedes Simone detta “La Dama del Tango” (Cantante, autrice e compositrice, tra le sue canzoni “Inocencia”, “Muchacho”)
– Tita Merello (Cantante. Le sue canzoni più famose sono “Se dice de mi” e “arrabalera”, parlano di donne fuori della norma, marginali, ribelli. Lei interpreta molto spesso tango di critica sociale, ad esempio: “Los ejecutivos”)
– Beba Bidart (Ballerina, cantante e autrice)
–Libertad Lamarque (Molto criticata per essere un po’ una rappresentazione di donna bella e sottomessa. È un po’ una figura antitetica a Tita Merello)
–Susana Rinaldi (Interprete)
–Amelita Baltar (Secondo Piazzola la più bella interpretazione di “Balada para un loco”)
–Adriana Varela (Interprete. Bella interpretazione del famoso tango “Malena”. Un’altra bella interpretazione è quella di “Garganta con arena”)
–Malena Muyala (Cantante, autrice e compositrice. Una delle cantanti più giovani e famose della scena del tango. Lei riprende l’uso della chitarra, tipico del tango e la milonga di Uruguay. Una delle composizione più acclamata è la milonga “Pasos”)
Comunque, giusto per chiarire, questo laboratorio di tango non è separatista, mentre l’esperienza cilena del laboratorio di tango anexo 3 lo era, seguendo i bisogni delle donne che avevano richiesto la formazione di quello stesso laboratorio. invece nella presentazione del laboratorio di tango femminista queer ad atlantide non viene detto che gli uomini sono esclusi. Ci vediamo il 28.
Ok,
cercherò di venire…posso venire all’inizio o vengo direttamente alla fine?
La mia non voleva essere una provocazione, ben intese, è che qua in Italia, almeno, non capisco l’esclusione degli uomini a priori a molte iniziative femministe.
Non ho esperienze in questo campo, massima umiltà nell’imparare da chi invece le ha vissute… ma esperienze nella mia vita, questo sì. ecco che il cortocircuito che si viene a creare tra pratiche femministe e realtà quotidiana mi pare controproducente, in un’ottica di spiazzamento dei ruoli. e non solo di genere!
a giovedi
Costanza,
La esperienza dil laboratorio Anexo 3 in Cile viene da una iniziativa particolare e in un determinato contesto.
Vieni il 28 e così parliamo su questa ed altre questioni.
Saluti.
Se lo scopo del corso è di mettere in discussione i ruoli di genere e di potere perché escludere la partecipazione degli uomini? Non potrebbe un uomo costruire un corpo femminile?cosa sarebbe il corpo se non una performance? tutto ciò che va oltre la rigida definizione dei ruoli sessuali viene perfettamente riproposto nella esclusione degli uomini…ma chi sono gli uomini? e di conseguenza le donne? scusate, ma il loop viene di conseguenza! non per fare una critica retorica, ma per capire meglio…
Bravi!