Giovedì 28 marzo 2013 @ Atlantide, Porta Santo Stefano 6, Bologna
h 19,30 aperitivo
h 21,30 una chiacchierata su corpo, genere & tango con:
– le/i partecipanti al laboratorio di Tango Femminista Queer
– Angelina Marín Rojas, facilitatrice del laboratorio di Atlantide e co-fondatrice del Laboratorio di Tango Anexo 3 di Santiago del Cile.
– Flora Benedetti, direttrice artistica e insegnante della MilongaSì – Bologna
– il Laboratorio Smaschieramenti
colonna sonora per questo post: alcoba azul, I’ve seen that face before
Cosa significa fare politica a partire dal corpo? C’è qualcosa di politico nel ballo? Il tango è per forza una danza (etero)sensuale? Queste domande sono alla base del Laboratorio di Tango Femminista Queer che si concluderà giovedì 28 marzo ad Atlantide.
Il corpo non è solo un’entità biologica o “fisica”. Tutti i gesti e gli atteggiamenti del nostro corpo sono segnati dalla nostra storia, dalle nostre esperienze, e quindi dal potere, dalla classe, dalla razza, dal genere, dalla sessualità. Fin da piccol* iniziamo a interiorizzare norme, ruoli, rapporti di potere soprattutto vivendoli nel corpo. Allo stesso modo, il corpo è il primo strumento attraverso il quale esprimiamo la resistenza, la liberazione, la reinterpretazione di questi ruoli. Il corpo è politico.
Finora il Laboratorio Smaschieramenti ha sempre riflettuto “sul” corpo, sia sul piano teorico che su quello dell’autonarrazione. Stavolta abbiamo sentito il bisogno di riflettere “attraverso” il corpo. Per questo abbiamo scelto il tango.
Nel tango “tradizionale” generalmente si instaura un rapporto gerarchico tra i corpi di chi balla: chi ricopre il ruolo cd. “maschile” decide che passi eseguire, come interpretare la musica, con che stile ballare; chi interpreta il ruolo cd. “femminile” si affida completamente e diventa ricettrice ed esecutrice di un comando. Ma il tango deve necessariamente essere così? È possibile ballare un tango che metta in discussione questi ruoli di genere e questi rapporti di potere?