Troppo occupate per occuparci di questo blog, speriamo ci perdonerete.
Meglio tardi che mai, ecco i principali e più recenti comunicati dell’assemblea di Santa Insolvenza, alla quale come laboratorio Smaschieramenti e rete PutaLesboNeraTransFemministaQueer stiamo partecipando.
Essendo state sgomberate questa mattina all’alba dall’ex cinema arcobaleno, stasera alle 19 assemblea in Sala Borsa. Accorrete!!!
Comuncati:
15/10/2011 – Figli di una santa minore
Comunicato dell’assemblea del Community Center Santa Insolvenza.
Questa sera come Community Center Santa Insolvenza abbiamo incontrato il Sindaco Virginio Merola, e gli assessori Matteo Lepore e Amelia Frascaroli, che dopo quattro giorni hanno risposto alla nostra richiesta pubblica di ottenere un confronto per continuare a far vivere il percorso e le attività che dall’11.11.11 hanno riempito il Nuovo Cinema Arcobaleno.
Durante l’incontro il Sindaco non ci ha fatto alcuna proposta concreta, né ha tracciato un percorso o una tempistica per rispondere al bisogno di partecipazione che in questi giorni si è espresso con forza in città.
Si tratta evidentemente di una scelta politica, tanto più che poche ore prima, nei confronti di una occupazione analoga e di una analoga disponibilità al dialogo, è stata presa una decisione diametralmente opposta.
In un caso è stato immediatamente proposto uno spazio alternativo con dei tempi immediati. Al contrario, a noi è stato detto che la fuoriuscita dal Nuovo Cinema Arcobaleno è la condizione perché le nostre istanze vengano genericamente recepite.
Il Nuovo Cinema Arcobaleno è stato un luogo in cui in questi giorni ha preso vita e si è reso visibile alla città il bisogno di partecipazione e la voglia di costruire assieme, fra tant* e divers* , percorsi concreti di uscita dalla crisi, a partire dal riaprire gratuitamente alla città un cinema abbandonato da anni e destinato a restare tale.
Un bene comune attraversato da centinaia di persone ogni sera, che anche di fronte alla minaccia di uno sgombero hanno continuato fino al mattino a vivere questo spazio.
Rimaniamo disponibili al dialogo con l’amministrazione nel caso avanzasse proposte concrete che consentono di proseguire questo percorso.
Tuttavia quando leggerete questo comunicato, noi potremmo già essere stati buttati fuori dal Nuovo Cinema Arcobaleno e questi spazi potrebbero essere già stati chiusi e sottratti nuovamente alla cittadinanza e riconsegnati alla polvere.
Nonostante questo continueremo a far vivere negli spazi necessari e nella città il percorso che abbiamo intrapreso.
Community Center “Santa Insolvenza”
12/11/2011- Un laboratorio collettivo contro la crisi
comunicato dell’assemblea Santa Insolvenza
Ieri, venerdi 11 novembre 2011, con un corteo di duemila persone che ha sfilato per le strade della città di Bologna guidato da Santa Insolvenza, abbiamo occupato l’ex Cinema Arcobaleno in Piazza Re Enzo, al culmine di una giornata di mobilitazione internazionale di lotta.
Ci stiamo impegnando a rendere questo luogo materialmente fruibile perché auspichiamo che l’ex cinema Arcobaleno possa diventare una vera e propria piazza coperta, dove tutta la cittadinanza venga ad informarsi e a mettere a disposizione competenze e idee che sfocino in iniziative politiche, artistiche e culturali.
Siamo un gruppo eterogeneo composto da indignati e indignate di questa città, studenti/esse medi e universitari, precari/e, lavoratori e lavoratrici, disoccupati/e, che ha preso forma nelle assemblee aperte organizzate nelle settimane scorse in Sala Borsa. Dalle competenze e dalle idee emerse in queste assemblee sono nati progetti che avevano bisogno di un luogo fisico per essere concretizzati e condivisi con la città; perciò abbiamo deciso di liberare questo cinema che, come tanti altri luoghi, è abbandonato alla polvere e all’incuria. Il movimento nato dalla rete Time-Out è andato ben oltre i confini delle sigle, e per questo l’assemblea ha deciso di metterle da parte in favore di un percorso inclusivo e partecipativo. La nostra lotta si connette più che idealmente con le esperienze di resistenza alla crisi e riappropriazione degli spazi pubblici tuttora in atto in Italia e nel resto del mondo che trovano la loro radice comune a Puerta Sol a Madrid.
Abbiamo scelto di professare il verbo di Santa Insolvenza perché riteniamo che oggi sia necessario affermare e mettere in pratica il diritto all’insolvenza di fronte a un debito che non siamo stati noi a contrarre. A partire dalle piccole lotte locali contro chi come Hera continua a lucrare sull’acqua a dispetto del risultato del referendum del giugno scorso, fino a mettere in discussione un sistema globale le cui storture frustrano le nostre capacità e soffocano i nostri desideri. Siamo consapevoli del fatto che le nostre capacità messe in comune possono fare miracoli.
In quest’ottica stiamo già organizzando laboratori di riflessione e analisi su come poter declinare il tema dell’insolvenza: attraverso l’autoriduzione delle bollette, campagne contro il lavoro gratuito, per la costruzione di un nuovo welfare che includa le fasce più deboli. Non sono i partiti che possono darci un nuovo modello di società, questo modello può solamente essere costruito da chi questa crisi la vive tutti i giorni. A questo aggiungeremo dei momenti di comunicazione: il nostro obiettivo è arrivare ovunque, parlare a chiunque, vogliamo che tutti possano sentirsi inclusi nel miracolo che stiamo costruendo.
Invitiamo pertanto tutta la cittadinanza a venire in questo spazio comune per costruire insieme e sperimentare nuove forme di partecipazione diretta a partire dall’assemblea di stasera, prevista alle ore 21.