A seguito delle notizie apparse su Repubblica Bologna del 24/07/2012, il NoA ha diffuso il seguente comunicato.
ATLANTIDE NON SI TOCCA! FAVOLOSE SEMPRE!
Apprendiamo oggi da un articolo di Repubblica di una proposta che la presidente del quartiere Santo Stefano Ilaria Giorgetti avrebbe fatto a NoA: quella di partecipare a un bando per l’assegnazione del Cassero di via Santo Stefano, attuale sede di Antagonismogay/Laboratorio Smaschieramenti, NullaOsta e Clitoristrix.
Intendiamo innanzitutto chiarire con questa nota che l’assemblea di NoA non ha mai ricevuto proposte, né è mai entrata in contatto con la presidente del quartiere Santo Stefano. Questa dichiarazione ci sembra tanto più singolare in quanto non solo NoA non è interessata a competere con altri soggetti per l’assegnazione di spazi pubblici tramite bandi comunali, ma non ne avrebbe nemmeno la possibilità, non essendo e non volendo trasformarsi in un’associazione formalmente costituita: ribadiamo ancora una volta che NoA è un’esperienza di cooperazione e di costruzione dal basso che non ha come obiettivo la competizione con altre realtà cittadine ma la creazione di pratiche innovative di autogestione degli spazi e di autogoverno.
Nella tre giorni che abbiamo organizzato ai Giardini Margherita, lo spazio da noi riaperto è stato attraversato da tante e tanti che come noi vivono condizioni di precarietà e il mancato riconoscimento del proprio lavoro; il nostro obiettivo è iniziare con loro un percorso che parta dai punti in comune per costruire insieme soluzioni collettive in grado di far vivere nuovi spazi oltre la logica del mercato. La nostra forza sta nella potenza dell’autorganizzazione e delle nuove forme di cooperazione che sapremo creare, non certo nel riconoscimento da parte di una rappresentanza esausta, che con le sue politiche miopi – di cui oggi vediamo l’ennesimo esempio emblematico – dimostra di creare solo blocchi e impedimenti.
Infine troviamo particolarmente grave il tentativo di mettere in relazione NoA con un possibile sfratto di Atlantide, realtà che da anni in città svolge un importante lavoro politico, intrecciando tematiche di genere a lotte sul terreno della precarietà, e che non può certemente essere ridotta a mero circolo di organizzazione di feste serali o a un problema di ordine pubblico.
Alle attivist* di Atlantide va dunque tutto il sostegno e la solidarietà di NoA, nella convinzione che le esperienze e le ricchezze che Atlantide offre alla collettività siano una risorsa per NoA stessa e per la città tutta, sempre più ingessata intorno a discussioni tecniche su decibel e orari.
Atlantide non si tocca! Favolose sempre!
NoA – Nation of Arts
L’articolo apparso su Repubblica:
da Repubblica Bologna 24/07/2012, pagg. I e VII
Il caso
Il Quartiere: “Priorità alle attività diurne, non è un posto da feste”
Gara per il Cassero di S. Stefano gay e lesbiche a rischio sfratto
CATERINA GIUSBERTI
UN BANDO per il Cassero di Porta S. Stefano, quello sulla destra uscendo dal centro. Le associazioni gay-lesbiche riunite nel circolo Atlantide rischiano lo sfratto, stavolta per davvero. Il bando uscirà tra agosto e settembre, per assegnare gli spazi entro l’anno. «Sarà privilegiato chi sfrutterà anche l’orario diurno — spiega la presidente del quartiere Ilaria Giorgetti — Le attività serali si dovranno concludere entro mezzanotte. Non
è un locale per fare feste».
STASERA il Quartiere Santo Stefano approverà le linee guida per il nuovo bando. Tutti i progetti saranno bene accetti: dalla tutela del verde e del patrimonio pubblico alla promozione della cultura e della storia delle arti, passando per la letteratura, la formazione lavorativa, le antiche professioni bolognesi, i diritti umani, la sessualità e le politiche di genere. Possibile anche l’assegnazione disgiunta del primo e del secondo piano. «Un bando trasparente, che regolarizza una situazione e offre una possibilità alle tante associazioni del nostro territorio», precisa Giorgetti soddisfatta. La sete di spazi, in effetti, è tanta. Anche i giovani artisti del Noa, reduci dell’occupazione dei Giardini Margherita, potrebbero partecipare. «Gliel’ho suggerito», conferma la presidente. Atlantide potrebbe concorrere, ma dovrebbe cambiare registro: stop alle attività fino alle 6 di mattina e attività diurne. Nel 2008 il Cassero fu assegnato all’associazione, che lo occupava abusivamente dal 1997, dall’allora presidente del quartiere Andrea Forlani. Durante il mandato del commissario Cancellieri fu disposto un bando, ma la sede non fu assegnata e restò ad Atlantide.
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