Coltiviamo i nostri desideri contro il fertility day!

 

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GIOVEDÌ 22 SETTEMBRE, h. 17, sotto le due torri  Coltiviamo i nostri desideri contro il fertility day

LUNEDI’ 19 SETTEMBRE, h 20.30, Assemblea contro il Fertility Day e il “Piano nazionale per la fertilità” presso Palazzina delle donne, Via del Piombo 5.

 

Perché opporsi al Ferility Day? I motivi sono tanti, tantissimi.

Il Fertility Day insulta le persone, e in particolar modo le donne, che hanno scelto di non avere figli, che non possono averne o alle quali è capitato di non farne.

Il Fertility Day promuove un modello di vita obbligatoriamente eterosessuale, popolato di spermatozoi e ovuli che sembrano dotati di vita propria e che hanno il potere di determinare il destino e i ruoli dei corpi che li contengono.

Il Fertility Day veicola il messaggio che fare figli sia una sorta di dovere verso lo stato e la società, una necessità per tenere in piedi il sistema di welfare, e cerca di farci credere che se il welfare cade a pezzi la colpa è nostra e non delle politiche di austerity e del capitalismo.

Il Fertility Day drammatizza la preoccupazione medica per i problemi di fertilità, cercando di farla passare per una questione scientifica neutra quando in realtà ha scopi chiaramente politici.

Vogliamo dire in modo chiaro e determinato che:

– non è una questione di forma ma di contenuto. Al di là dell’orrenda campagna pubblicitaria, gli intenti del Fertility Day, ma soprattuto del Piano Nazionale per la Fertilità di cui questa disgustosa iniziativa fa parte, sono inaccettabili e li combatteremo in ogni ambito

– Rivendichiamo la gioia, la legittimità, l’orgoglio delle pratiche sessuali e delle scelte non riproduttive

– Vogliamo fare o non fare bambini se e quando ci pare

– La specie umana al momento non è a rischio estinzione, anzi minaccia l’ecosistema più di ogni altra specie vivente

– Vogliamo reddito, casa, welfare per poter autodeterminare le nostre vite, non necessariamente per fare bambini

–   Il peso della conciliazione lavoro-famiglia cade spesso sulle spalle delle donne, solo a coprire la totale deresponsabilizzazione dei padri e dello stato e a farci accettare il doppio lavoro senza protestare. Noi invece vogliamo lavorare meno ma lavorare tutt*

– Le supermamme che fanno i salti mortali per conciliare bambini e lavoro non hanno bisogno di qualcuno che dica loro quanto sono brave, lo sanno già! Rivendichiamo una divisione più equa del lavoro domestico e di cura fra uomini e donne, servizi efficienti e meno sfruttamento sul lavoro. Lavorare meno ma lavorare tutt*!

– Non è la modernità che ha spinto le donne fuori dalle case e dal ruolo obbligatorio di madre, come suppone il Piano Nazionale per la Fertilità. Sono state le donne che hanno lottato per uscirne e non vi si lasceranno ricondurre.

Il Fertility Day invita a farsi carico privatamente della propria salute sessuale come se questa iniziasse e finisse con una gravidanza. Per fortuna, la sessualità e il piacere sono mille cose in più.

In un paese in cui più del 70% del personale medico si rifiuta di praticare interruzioni volontarie di gravidanza con la scusa dell’obiezione di coscienza, in cui si multano fino a 10 mila euro le donne che abortiscono fuori da un ospedale pubblico, in cui la legge esclude i/le single e le persone omosessuali dall’adozione e dalla fecondazione assistita, continuiamo a lottare per l’autodeterminazione delle scelte riproduttive e affettive, continuiamo a costruire relazioni di affetto, intimità e supporto oltre la famiglia nucleare e a godere di tutti piaceri di cui i nostri corpi sono capaci.

Ci vediamo il 22 settembre in Piazza di Porta Ravegnana alle ore 17

Favolosa Coalizione

 

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