Ci riprendiamo tutto lo spazio che ci serve. Lo faremo autonomamente, lo faremo collettivamente.
Dalla resistenza di quattro anni fino allo sgombero di Atlantide, abbiamo vissuto forse per primu sulla nostra pelle la vuota retorica della collaborazione e l’inconsistenza politica del comune come interlocutore istituzionale. Assistiamo oggi, dopo lo sgombero di due realtà autogestite, all’ennesimo tentativo di dividere i buoni dai cattivi: Làbas sarebbe buono perché è attraversato dai residenti e dalle famiglie con bambini, meno buono invece Crash, perché laggiù dove è stato relegato dopo infiniti sgomberi, di bambini non ce ne sono. Noi Atlantidee siamo cattive perché non recediamo dalla difesa dell’autonomia transfemministaqueer, ci occupiamo solo del bambin@ Queer che tuttu siamo statu prima di essere educastrate dall’eterosessualità obbligatoria, mentre chi ha fatto la co-progettazione sotto ricatto del PD è portato ad esempio contro tutte le altre realtà.
Noi rifiutiamo di farci dividere, siamo al fianco di tutti i percorsi di autodeterminazione, autogestione e autorganizzazione dal basso, respingiamo ogni ricatto politico, ogni retorica della legalità da parte di un sistema consociativo e clientelare. E sarebbe ora di chiedere come sono stati assegnati spazi in centro, senza bandi e per fare business agli amici degli amici e ai sostenitori politici.
Siamo solidal* con i compagni e le compagne di laboratorio Crash e di Làbas, siamo solidali in ciò che abbiamo in comune con queste esperienze e in ciò che ci divide e ci spinge a confrontarci anche criticamente. Continueremo a costruire percorsi di mutualismo dal basso, di autorganizzazione, come la Consultoria Queer di Bologna, e a porre la domanda: che genere di città, costruita per chi, per quali soggetti e pratiche sociali, si sta immaginando? Chi include e chi respinge ai margini sulle assi di sesso, genere, classe, provenienza, bianchezza e linea del colore utilizzando il decoro e la legalità come strumento regolatore?
Dal nostro posizionamento intersezionale non concederemo nessun uso strumentale, nessun pinkwashing istituzionale dei diritti LGBT o delle nostre soggettività e nessun Pride passerella democratica a chi sostiene i decreti Minniti Orlando, a chi sgombera le esperienze autogestite, a chi governa a sostegno delle logiche neoliberiste e al loro doppio profondamente lista.
Laboratorio Smaschieramenti
Atlantide