Questa domenica 16 febbraio Atlantide va al Berneri, con djset e musichette dalle 16 alle 22! (Ci saranno beveraggi ma non assicuriamo cibo, quindi venite mangiate o con il cibo nella pochette)
Atlantide non è un museo, una storia da raccontare o da nascondere. Atlantide sono le feste che non sappiamo dove fare, la socialità lellacheccatrans rimasta senza spazi fuori dalle logiche di consumo, la controcultura e l’organizzazione dal basso di cui abbiamo disperatamente bisogno in questi tempi di fascismo al potere e sionismo in prima serata.
Il “queer” non è un brand o una corrente artistica, qualcosa che si può mettere in vetrina per dieci giorni per poi dimenticarsene. Queer, strane, froce, punk, lelle e invertite siamo noi, e al tentativo di ArtCity di cancellarci rispondiamo: Specchio riflesso! Atlantide è ovunque e oggi si specchia al Berneri.
Questa domenica, con la chiusura di ArtCity, le porte di Atlantide torneranno a chiudere. Ma la verità è che non si sono mai aperte, perché senza i nostri corpi dentro, Porta Santo Stefano non è altro che una porta rifatta male da un pessimo interior designer. E soprattutto Atlantide non ha mai chiuso, perché Atlantide è ovunque, è una fantasia sommersa ed è in tutti i luoghi in cui ci incontriamo per scheccare, ballare, limonare, cospirare, suonare, e ridere di chi pensa di potersi appropriare delle nostre vite. Torneremo a cospirare, abbiamo bisogno di parlare di spazi e di lottare contro chi ci vorrebbe ripulite e sorridenti o espulse da questa città. Per ricordarci la bellezza di ciò per cui stiamo lottando, questa domenica Atlantide va al Berneri! Portate foto, video, e volantini vintage da aggiungere alla nostra contromostra, e soprattutto portiamo i nostri culi per sballettare e i nostri outfit più inaccettabili per celebrare la nostra queerness insussumibile e fuori programma.
Atlantide non è un museo, Atlantide è ovunque. Più spazi autogestiti per tuttɜ lɜ frocɜ