Il pride esiste se lo facciamo insieme.
Serigrafare, cucinare, scrivere, stampare, disegnare cartelli, fare banchetti,suonare, cantare, inventare slogan, inventare attività. Ma anche mappare i punti acqua e i servizi accessibili, fornire aiuto, dirsi disponibili. …insomma, non soltanto assemblee e discussioni (cui peraltro non sapremmo fare a meno). Il pride di Bologna è completamente autogestito, senza sponsor e aperto a chiunque voglia costruirlo assieme. Non si deve per forza fare tutto, ma chiunque può fare qualcosa per un Pride più forte, più giusto e impoterante.
Se vuoi dare una mano per realizzare il Rivolta Pride a Bologna il prossimo 28 giugno, vieni alla prossima assemblea [cerca “Rivolta Pride” su balotta.org, ] oppure scrivici in dm su instagarm [Rivolta Pride].