Sciopero delle/i migranti

Come gruppo transfemminista e di froce precarie invitamo tutte e tutti allo sciopero dei migranti del 1 marzo, preoccupate di come le questioni riguardanti le donne, le lesbiche e gli omosessuali vengano sempre più strumentalizzate per giustificare discorsi e pratiche razziste che, costruendo una falsa opposizione binaria fra occidente come luogo di civilità e inclusione e le “culture altre” come arretrate, sessiste e omofobe creano consenso intorno a politiche che negano il diritto alla mobilità e precarizzano tutti e tutte.
Per combattere l’eterosessismo, l’omo-lesbo-transfobia, lo sfruttamento e la precarizzazione ovunque essi si manifestino è necessario costruire terreni di lotta comuni e spazi di intersezione sempre più ampi fra lesbiche, gay, donne e trans migranti (e non), fra lavoratrici/-tori (migranti e non) variamente in/occupati e precarizzati.
Per questo reclamiamo un salario minimo europeo, un permesso di soggiorno europeo indipendente dal contratto di lavoro e dal reddito e un reddito di autodeterminazione sganciato dal lavoro e dalla cittadinanza che permettano a tutte/i di rompere la dipendenza da mariti, padri, padroni e padroncini e di autodeterminare le proprie scelte anche in campo sessuale e affettivo.
Vi aspettiamo:
Sabato 20 Febbraio, ore 10 – Piazza Roosvelt – Presidio contro le malepratiche della questura
Martedì 1 Marzo, ore 17,00 – Piazza Nettuno – Sciopero de* migranti
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S/Coppia! Il librino di San Valentino

illustrazione di Valeria Bertolini

Un anno fa l’articolo del SomMovimento NazioAnale San Valentino 2015 – La crisi del settimo anno ebbe un incredibile successo sui social network, dimostrandoci che siamo in moltissime/i/* a sentire il bisogno di un discorso critico sulla coppia e sull’amore.

Quest’anno abbiamo deciso di celebrare questa mielosa ricorrenza raccogliendo in una favolosa fanzine quel documento e altri che abbiamo pubblicato nel corso dell’anno, più un articolo inedito che riflette sulle difficoltà che incontriamo nel vivere le relazioni sentimentiali e sessuali in maniera non esclusiva.

 

E’ quindi con immenso piacere che vi presentiamo….

S/COPPIA. Il librino di San Valentino!

Indice

SAN VALENTINO 2015: LA CRISI DEL SETTIMO ANNO
SomMovimento NazioAnale

ALTRE INTIMITA’, PRECARIETA’ E MUTUALISMO TRANSFEMMINISTA QUEER
SomMovimento NazioAnale

SFAMILY WAY: MOLTO DI PIU’ DELLE UNIONI CIVILI
Favolosa Coalizione

APPUNTI E SPUNTI SULLA NON MONOGRAMIA
SomMovimento NazioAnale

S/COPPIA sarà distribuita nelle prossime iniziative pubbliche del Laboratorio Smaschieramenti. Da qui puoi scaricarla in pdf e diffonderla liberamente.

San Valentino 2016 assume un significato particolare in Italia, dove il parlamento sta discutendo se e come concedere qualche scampolo di diritti alle coppie gay e lesbiche.

Noi siamo contro l’amore romantico usato come legittimazione per chiedere diritti, perchè in quanto soggetti abbiamo dei diritti e basta, e non dobbiamo dimostrare di meritarceli in nome della nostra capacità di provare sentimenti simili a quelli degli etero.

E siamo contro l’amore di coppia quando viene considerato un sentimento di maggior valore sociale rispetto ad altri legami affettivi, e diventa la giustificazione per considerare certe vite più degne e importanti di altre.

 

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sab 6 feb ’16 – Porte, Ponti e Buchi / Party Atlantidea

Possono murare le porte ma non fermare quello che amiamo fare. Atlantide  è ovunque e continua le sue attività, nomadi ed itineranti, verso un nuovo approdo. E così le feste più sfroce della città continueranno ad essere inarrestabili, come la capacità collettiva di sovvertire etero e  omonormatività.
Abbiamo attraversato porte, siamo temporaneamente sotto un ponte, ma sbucheremo da qualche parte, dove meno ve lo aspettate!
Domani alle 23 al B.U.C.O., via Emilio Zago 11, Bologna

dj Lour des
Tuasorella dj
dj Violent reason
RebelGlitter dj
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Il sonno della critica genera sveglie!

SANYO DIGITAL CAMERA

Solidali nel respingere la nuova ondata di odio antiomosessuale e la tentazione di introdurre leggi speciali nel nostro paese, ribadiamo che:

SIAMO CONTRO NATURA, perché  il sesso, l’amore, i legami sociali non hanno niente di naturale, sono frutto di naturalizzazioni operate dalla cultura, dalla storia e dalla politica, e di solito quelli che vengono considerati “naturali” sono semplicemente i comportamenti dominanti.

SIAMO CONTRO LA “CIVILITA’ “, specie da quando l’appello alla “civiltà” viene usato solo per giustificare la guerra e fomentare il razzismo anti-islamico

SIAMO CONTRO L’AMORE ROMANTICO, usato come legittimazione per chiedere diritti. In quanto soggetti abbiamo dei  diritti, e basta, non dobbiamo dimostrare di meritarceli in nome della  nostra capacità di provare sentimenti simili a quelli degli etero. E siamo contro l’amore di coppia quando viene considerato un sentimento di maggior valore sociale rispetto ad altri legami affettivi e diventa la giustificazione per considerare certe vite più degne e meritevoli di protezione di altre.

SIAMO CONTRO L’OBBLIGO SOCIALE A RIPRODURSI, perché ,  con o senza figli, in coppia, single o multipl*, meritiamo tutt* lo stesso rispetto e l’accesso al welfare. Condanniamo questa cultura che ancora stigmatizza le donne che scelgono di non essere madri e vorrebbe impedire le forme di genitorialità non eterosessuali e di riproduzione non biologica.

SIAMO CONTRO L’UGUAGLIANZA NEOLIBERALE, perché non ci teniamo affatto ad integrarci in questa società sessista, omofoba (nonostante la progressiva integrazione della parte più rispettabile del mondo omosessuale), transfobica, razzista, basata sullo sfruttamento e l’ingiustizia sociale.

RIFIUTIAMO IL PINKWASHING delle istituzioni e del PD che da una parte sgomberano gli spazi froci e dall’altra concedono qualche scampolo di diritti, purché ce ne stiamo chiuse nelle nostre camere da letto, possibilmente sotto una trapunta tricolore.

SIAMO PER:

Reddito e permesso di soggiorno per tutt* – perché  l’indipendenza economica da genitori, partner e padroni vari e la disponibilità di tempo libero dal lavoro è il presupposto per l’autodeterminazione anche in campo sessuale e affettivo.

Welfare pubblico,  diritto alla casa e accesso allo spazio pubblico a prescindere dalla forma affettiva scelta.

Libertà per i/le/* trans di disporre del proprio nome anagrafico e del proprio corpo in piena autonomia e un’assistenza sanitaria che sia al servizio della salute e non dell’ordine sessuale dominante.

Riconoscimento del terzo (quarto, quinto…) genitore, perché  ciò che conta è la voglia di crescere un* bambin * insieme, non i geni, l’orientamento sessuale, i fiori d’arancio.

Accesso all’adozione e alle tecnologie riproduttive per tutt*.

Scarica il volantino distribuito da Smaschieramenti in Piazza Nettuno a Bologna il 23/1/2016

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ATLANTIDEOVUNQUE vol.1

Possono murare le porte ma non fermare quello che amiamo fare. Atlantide è ovunque e continua le sue attività, nomadi ed itineranti, verso un nuovo approdo. Venerdi 18 dicembre facciamo scalo, per #AtlantideOvunqueVol.1, a Xm24, con una presentazione/discussione di Ormonautica, progetto in corso della Consultoria Queer, e con un concerto punk, downtown in Osteria, come prima, più di prima, alla nostra maniera.

ATLANTIDEOVUNQUE vol.1
Prepagana Party
Venerdi 18 dicembre 2015
@Xm24 – via Fioravanti 24 – Bologna

>>ore 18.30 – ORMONAUTICA. Dietro le quinte del genere by Consultoria Queer
>>ore 20 – aperitivo
>>ore 21 – presentazione libro:
LA MALORA di J.D.Raudo, Bébert Edizioni
>>ore 22 – concerto Punk Hc con:
Raein + Marnero + RUGGINE

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12 e 13 dic a Bologna GENDER PANIC!

 


Una cospirazione in tre atti impuri
La Favolosa Coalizione invita alla due giorni per immaginare insieme pratiche e strategie per affrontare gli attacchi di cattolici integralisti, fascisti, conservatori di tutti i generi, tagli al welfare e alla sanità, rimettendo al centro corpi, desideri, autodeterminazione.

:::::::::::::::PROGRAMMA::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

12 dicembre ore 18.30 – Barattolo – Via del Borgo di S.Pietro 26/a
Aperitivo Moltopiùdi194

13 dicembre – Centro delle Donne – Via del Piombo 7
9.30 Apertura della giornata
11.00 Workshop I parte
13.30 – 14.30 Pausa Pranzo
14.30 – 17.30 Workshop II parte
18.00 Assemblea plenaria di restituzione dei workshop

::::::::::::::Workshop:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

1) S-family way
Workshop per discutere di tutte le forme di affetto, relazione, responsabilità e cura che non riproducono i canoni della famiglia nucleare basata sull’eterosessualità obbligatoria.
Vogliamo condividere strumenti politici, culturali, giuridici, biotecnologici o “do it yourself” che ci possono aiutare a sostenerle; per parlare di leggi e di tecniche che ci permettono o ci impediscono di concepire un figlio/a ma anche di welfare, reddito, servizi e pregiudizi culturali che ci permettono/impediscono di crescerlo/a, o che ci impediscono di essere riconosciuti come individui adult*, realizzat* e responsabili se decidiamo di non farne. Vogliamo interrogarci criticamente sul privilegio del legame biologico e sull’obbligo alla riproduzione, sulle gerarchie di razza e di classe implicate nell’attuale organizzazione economica e legale delle tecnologie riproduttive, sull’invisibilizzazione delle forme d’affetto non basate sul rapporto di coppia, sui nostri stessi differenti posizionamenti di genere, classe, orientamento sessuale, provenienza.

2) Moltopiùdi194
Di fronte ai continui tentativi istituzionali di ridurre a una questione di ordine pubblico i temi relativi alle soggettività, all’autodeterminazione, alla libertà delle scelte riproduttive, sessuali e affettive, il workshop vuole spostare l’asse della discussione sulle questioni politiche e sulle nostre istanze di trasformazione sociale.
Parleremo della diffusione dell’obiezione, dei sedicenti pro-life, delle difficoltà di accesso alla contraccezione di emergenza e all’aborto farmacologico, della necessità di riattivare un discorso pubblico sulla sessualità e sulla salute, continuando a mettere in crisi, come facciamo già da tempo, l’obbligo sociale alla riproduzione e all’eterosessualità obbligatoria.

3) Occupy gender
La teoria del gender esiste o non esiste?
Il dibattito pubblico innescato dagli attacchi “nogender”, sentinelle in piedi, manif pour tous e co. si è arenato su questo fuorviante dilemma. Usciamone una volta per tutte: se è vero che la teoria del gender non esiste in quanto movimento teorico e accademico unitario, esiste una realtà sociale che di fatto rivendica espressioni di genere non identitarie e non gerarchiche. Noi difendiamo questa realtà, ne facciamo parte, lottiamo contro la subordinazione del genere femminile a quello maschile e per una maggiore autodeterminazione di tutte quelle soggettività che storicamente, in modi diversi ancora oggi, sono considerate un gradino al di sotto del maschio bianco eterosessuale.
Se è questa realtà a venir definita “teoria gender”…la teoria gender esiste: siamo noi!

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15 dic 2015 – #chegeneredicittà

che genere di cittàNella Bologna capitale degli sgomberi, la furia cieca della legalità continua ad abbattersi a colpi di manganello sull’autorganizzazione dei bisogni sociali e la “vacanza” della politica istituzionale è ormai uno stato d’eccezione permanente.
Se è stato importante incontrarsi per discuterne all’indomani dello sgombero di Atlantide, come abbiamo fatto con l’assemblea “Dopo quel muro, che genere di città?” del 21 ottobre, diventa sempre più urgente ritrovarsi per immaginare risposte collettive alla normalizzazione dello spazio pubblico, alla gestione privatistica e autoritaria dei cosiddetti “beni comuni” e al restringimento dell’agibilità politica di tutte e tutti. Oltre la campagna elettorale, oltre la sussidiarietà e la falsa “collaborazione” propagandata da questa ignava amministrazione. Ci vediamo il 15 dicembre, alle ore 20.30, presso il Centro delle donne, in via del Piombo 7.

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Smaschieramenti Senza Tetto

Dopo lo sgombero di Atlantide e in attesa di una nuova casa, le riunioni del Laboratorio Smaschieramenti si stanno svolgendo grazie all’ospitalità di spazi e gruppi solidali:

MER 18 nov al Mit
MER 25 nov alla Sim (Scuola Italiano Migranti di XM24)
MER 2 dic (o un altro giorno di quella stessa settimana) a VAG61
MER 9 dic al Mit
MER 16 dic alla Sim
MER 23 al Vag61

Se volete partecipare al Laboratorio Smaschieramenti, scriveteci: infosmaschieramenti[at]inventati[punto]org

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Atlantide è ovunque: l’effetto farfalla

Gli aggiornamenti sulla mobilitazione di Atlantide (la nostra sede sgomberata il 9 ott 2015) sono su atlantideresiste.noblogs.org

Ripubblichiamo qui da atlantideresiste.noblogs.org solo l’ultimo comunicato politico delle Atlantidee.

Sabato 10 ottobre, corteo per Atlantide. Concentramento in Porta Santo Stefano, h 15.

Venerdì 9 ottobre, in esecuzione di un’ordinanza del Sindaco Virginio Merola, è stato sgomberato con la forza uno spazio autogestito da 17 anni da femministe, lesbiche, trans, gay e punk, un pezzo di cuore per migliaia di persone che lì trovavano una socialità non mercificata e non normata dall’eterosessualità obbligatoria e da pregiudizi razzisti, classisti, e una pratica politica per cercare vie d’uscita collettive dalla precarietà, dall’isolamento, dalla paura. Uno spazio relativamente piccolo, ma che significa molto e che è in rete con tanti collettivi, spazi sociali e associazioni in città, in Italia e nel mondo.
Forse chi ha pensato di sacrificarlo ai propri giochi elettorali ha sottovalutato l’effetto farfalla: un battito di ciglia di una manciata di froce a Porta Santo Stefano ha prodotto una crisi nella politica cittadina e un’ondata di solidarietà debordante.
Lo sgombero di Atlantide ha aperto uno squarcio nella città: è definitivamente caduto il velo della Bologna che si crogiola evocando il suo glorioso passato, la buona amministrazione del PCI e la sua capacità inclusiva. Quest’immagine sfocata, già costruita sulla rimozione della repressione del movimento del ‘77, è oggi del tutto svanita. Certamente, i rimasugli dell’eredità del PCI che oggi governano questa città non avrebbero il coraggio di creare il primo consultorio pubblico gestito dal movimento Trans o il primo centro di aggregazione culturale Gay e Lesbico nel Cassero di Porta Saragozza. Anzi, stanno creando le premesse per distruggerli, minacciando di mettere a bando quegli spazi e quei servizi per affidarli al miglior offerente.
Le recenti amministrazioni cittadine si sono riempite la bocca e le tasche grazie all’immagine di una Bologna fucina di produzioni culturali e musicali indipendenti: nella realtà è che parlano solamente di ciò che riescono a tradurre in moneta e non hanno la benchè minima idea dell’humus culturale che produce tutto questo. L’etica del DIY, del do it yourself, ha sempre trovato terreno fertile a Bologna a partire dai primi punx anarchici che, tra le altre cose, avevano fondato l’Attack Punk records con sede al circolo anarchico Berneri.
Le retoriche di marketing culturale e turistico hanno bisogno di cartoline della Bologna underground e gay da esporre in vetrina, ma non di punk, gay, lesbiche e trans che si autodeterminano. Questi vengono criminalizzati in nome della “legalità”, unica merce politica in circolazione, contesa dalla destra alla sinistra fino al movimento cinque stelle. Nessuna sorpresa se poi, in fatto di legalità, su tutti vince la Procura.
Respingiamo il paternalismo di Merola, che dopo aver riaffermato con la forza le sue “regole”, dice che adesso si può dialogare. Eravamo disposte a dialogare, ma sulla base di un riconoscimento reciproco e in condizioni di parità, e infatti stavamo dialogando, ma il dialogo è stato brutalmente interrotto dallo sgombero.
Respingiamo l’uso populista delle regole che cambiano a seconda dell’interlocutore o dell’umore del più forte, che serve a reprimere il dissenso, a svuotare lo spazio sociale, a trasformare le associazioni in piccole imprese in competizione per le briciole dei finanziamenti pubblici, in comitati elettorali per il padrino di turno, sotto il ricatto del rinnovo della convenzione.
In questi giorni in tanti hanno cercato invano di rinchiudere il senso di Atlantide in poche frasi fatte: non siamo un “circolo lesbico” né tantomeno una “lobby gay”, e neanche un giro di consumo di determinati generi musicali. Atlantide vive al limite della rappresentazione e già da sempre deborda e lacera le strette logiche della lottizzazione delle minoranze. Per questo, nessuno scambio politico sulla nostra esperienza sarà possibile. Non siamo una minoranza da tutelare, nè una sottoculutura a rischio di estinzione.
Oggi scendono in piazza con Atlantide femministe di tutte le generazioni, gli spazi sociali, i movimenti per la casa e i movimenti a sostegno dei migranti e dei rifugiati, associazioni lgbt, tanti singoli e singole solidali. Questa la realtà molteplice di cui siamo parte: una realtà fatta di precarietà, di bisogni sociali ineludibili, che si sta autorganizzando per rispondere alla crisi e all’involuzione nazionalista, xenofoba ed eterosessista che produce. Che risponde all’aggressione neoliberista creando spazi di autogestione, mutualismo, welfare dal basso, riprendendosi il diritto alla casa, al reddito e il diritto a passare i confini. Creando spazi di socialità non mercificata e di sperimentazione libera in una prospettiva transnazioAnale.
Ieri siamo state sgomberate, ma essere “fuori luogo” ci appartiene già: fuori dalla normalità, dalle nostre famiglie di origine eteronormate, dai centri di consumo passivo di città gentrificate. Ma invece di cercare rifugio dal mondo in mondi privati, in case silenziose che ci indebitano, in stanze private che soffocano i nostri desideri eccentrici, abbiamo deciso di debordare ovunque.

Le Atlantidee

Aggiornamenti, comunicati di solidarietà, foto, video, campagne e altro su: altantideresiste.nologs.org

#atlantideovunque

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They Want Us to Drown, They’ll Make Us Overflow

The Slumber of Politics Produces Evictions

(Posted on by atlantideresiste)

By now, it is clear how Bologna’s government has been taken over by the public prosecutor’s office. In the past few months, police have been investigating the municipal administration’s decision to grant the use of running water to residentially occupied buildings. We have witnessed an alarming  number of unjustified restraining orders placed on many local activists. The eviction notice which was scotch taped to Atlantide’s doors on Thursday October 1st gave us 5-days to clear the building. All of which fits perfectly well in this dismal picture.

Yesterday morning, Friday October 2nd, we interrupted the City Council’s Question Time meeting demanding a public and political response from the Mayor who had just signed the eviction notice. After our action, the Mayor candidly spoke to the press, admitting that, “This is no longer political. I am the Mayor, I cannot follow dreams: Now I have to evict you.”

Our needs-&-dreams are extremely different from those of an administration which practices pinkwashing by supporting civil partnerships while at the same time forcefully evicting those queers who practice autonomy and self-management (autogestione). An administration which fills its mouth with empty talk of “welcoming refugees” while at the same time beating those refugees who don’t comply with the city’s guidelines for “integration.” An administration which concedes agency to sexist, racist and homophobic subjects in public space (No 194, Northern League, Sentinelle), avoiding in each of these incidents, to face its political responsibility by hiding itself behind concepts of “legality” and “lawful procedures.” There is no such thing as a “democratic bulldozer.”

We know very well by now that “legality,” today’s rallying cry for parties left and right, is a continuation of politics “in disguise”: It is a way to hide the reactionary political aims behind the alleged neutrality of the law in order to outlaw all those forms of life which resist against the unrelenting processes of neoliberal assimilation.

In Bologna, which is an historical laboratory for privatization (sussidiarietà). For some time, the PD (Democratic Party) forced whatever kind of sprouting social initiative to become either a start-up venture or a service based on free labour. Atlantide has always refused these conditions. Our mobilization tried to unmask this logic; we forced the administration to sign a formal document in which Atlantide is acknowledged as a project based on self-management.  On this basis, one year ago, we decided to start a dialogue with the administration’s cultural sector. We saw the possibility to innovate new forms of the relationship between institutions and self-managed realities.

This dialogue has now been violently interrupted. The Mayor and his Council, whether they like it or not, will have to take responsibility for the violent closure of an historical space of fags, lesbians, trans*, and feminists. This is not going to be a smooth election for them.

Nevertheless, we are sure that whatever social services are so urgently intended to displace Atlantide will meet the same fate of those planned to replace the evicted occupation of Santa Marta, a pension and kindergarten, or of the study rooms in place of Bartleby in Via San Petronio Vecchio (to cite just a few recent examples): They will never exist. After our eviction, the building at Porta Santo Stefano will remain empty for years and years, or forever, just as has happened to all of the evicted occupations in this city.

Though they want Atlantide to be “freed from things and people” (verbatim from the eviction notice), they will find it full of free things and free people. Hordes of furious faggots, perverted feminists, warrior lesbians, unruly trans*, and unlabeled punks will flood every neighborhood.

Atlantide stays. Atlantide is everywhere.

Over the years we have come into contact with many political groups in Italy and elsewhere. We remain dedicated to fostering transfeminist, anticapitalist, d.i.y. activist networks on a national and transnational level. Whether you knew us before or you are just meeting us now your statements and expressions of solidarity with Atlantide and its fabulous, resilient inhabitants, and to the collectives that animate her, please do so by posting a statement on the Atlantide R-esiste Facebook page or by sending an email to atlantideresiste[at]gmail[dot]com. 

Needless to say, every expression of affection and solidarity is deeply appreciated and makes us stronger.

You are all invited to the upcoming events in defence of Atlantide:

Sunday Oct. 4th, “Never a last time! Party”, h 17-21, @ Atlantide, Piazza di Porta Santo Stefano 6;

Monday Oct. 5th, general assembly, h. 20.30, Palazzina della Biblioteca delle Donne, Via del Piombo 5.

Stay tuned on http://atlantideresiste.noblogs.org or Atlantide R-esiste Facebook page.

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