Con/Sens/(U)/Ale! domenica 16 ottobre@Atlantide, piazza di p.ta Santo Stefano 6 (BO), ore 16

domenica prossima, 16 ottobre, è il compleanno di ale e vorremmo in qualche modo festeggiare. è qualche settimana che pensiamo a cosa scrivere in questo invito. e allora ci scuserete se usiamo parole molto scarne e un pò didascaliche, perchè davvero nel frattempo non ne abbiamo trovate altre e si sta facendo tardi. moltu già lo sanno. a fratelle e sorelli, vicinu e lontanu, a chi la conosceva da sempre e a chi la conosceva da poco ma già l’amava. a chi con ale ha condiviso la vita, la politica, la ricerca, lo studio, un pezzo di strada.
incontriamoci domenica pomeriggio dalle 16 in poi ad atlantide.
per chiaccherare, fare un balletto, mangiare e/o bere qualcosa. (ri)vedere immagini, fantasie, progetti. ascoltare e suonare, leggere e discutere, raccontarci e raccontarla. per mettere in comune e riconnettere qualche pezzetto di quel favoloso irripetibile puzzle che è, era e sarà sempre ale!
a un pò di cose abbiamo già pensato, ma ognunu davvero porti quel che le/gli va e ha nel cuore (foto, musica, poesie, idee, e chi più ne ha più ne metta).
vi aspettiamo tuttu con gioia.
le smaschie e le Sue derivate

per qualunque cosa: infosmaschieramenti@inventati.org
per le non bolognesse: se avete bisogno o desiderio di ospitalità per la notte fateci sapere!

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Appello per uno spezzone putatransfemministaqueer nella manifestazione del 15 ottobre

“Veniamo dal femminismo radicale, siamo le lesbiche, le prostitute, l* trans, le immigrate, le sfortunate, le eterodissidenti… siamo la rabbia della rivoluzione femminista e vogliamo mostrare i denti: uscire dagli uffici del “genere” e delle politiche corrette e che il nostro desiderio ci guidi, sempre politicamente scorrette, sempre disturbando, ripensando e risignificando le nostre mutazioni.
Ormai non vale niente essere solo donne. Il soggetto politico femminista “donne” ci è ormai troppo stretto, ed è escludente in se stesso – lascia fuori le lesbiche, l* trans, le prostitute, quelle col velo, quelle che guadagnano poco e non vanno all’università, quelle che gridano, le clandestine, le frocie…”^^^

Siamo stanche di essere carine e comprensive, di stare a casa, di fare lavori di merda, di chiedere il permesso, di sorridere, di avere stile, di farci toccare il culo…

Per troppi anni abbiamo chiesto un cambiamento sociale e istituzionale, l’uguaglianza e i diritti civili come donne e come lesbiche, gay, trans. Ci hanno risposto che i tempi non erano maturi, che sua santità non era pront*, oppure che qualche concessione poteva essere fatta, per le italiane, purché ci prestassimo al gioco delle retoriche e delle politiche nazionaliste, razziste, securitarie, normalizzanti. Purché ci prestassimo a dire che il pericolo per le donne e per le frocie sono gli immigrati. Purché dimostrassimo di essere donne e omosessuali per bene.

Di fronte all’esplodere sulla scena pubblica di scandali sessuali che hanno reso evidente la contraddizione di genere, ci siamo dette: se non ora, quando? Ma non era ancora il momento per poter rigettare in blocco il capitalismo pedo-pornografico-farmacologico che produce e regola questo regime di sessualità.

Oggi, di fronte alla crisi che investe, oltre alle nostre vite, la sovranità statuale, la rappresentanza, le forme della politica, è venuto il momento di agire pratiche comuni a partire dalla complessità e dalla molteplicità delle nostre collocazioni e situazioni, e di convergere verso le lotte precarie per il reddito e per il diritto all’insolvenza.

E’ venuto il momento di portare dentro di esse la critica all’eterosessualità obbligatoria e alla violenza maschile, la ricerca di immaginari postpornografici e di pratiche contrasessuali, per produrre localmente momenti in cui saltino simultaneamente tutte le stratificazioni del biopotere e del potere. Il neoliberismo è intrecciato al biopotere e i nostri corpi, le nostre storie, e le convergenze e alleanze che costruiamo, sono le pratiche che possono sovvertirlo.

A partire dalla giornata di mobilitazione internazionale del 15 ottobre, che vedrà in piazza contro la crisi e la precarietà student*, lavorat*, immigrat*, scenderemo in lotta per le nostre condizioni di vita materiali.

Il soggetto precar* non è una figura astratta della produzione postfordista: è un corpo parlante che comincia a esigere il suo “habeas corpus”.
Sappiamo di cosa parliamo quando nominiamo la ricattabilità politica, sociale e sessuale sul luogo di lavoro; conosciamo bene lo sfruttamento del corpo, dell’affettività, della capacità di relazione 24 ore su 24. Lo sappiamo come donne, gay, lesbiche, trans, queer, da sempre, da molto prima che diventasse una condizione generalizzata.

Il 15 non è che un passaggio: costruiremo uno spezzone che dia visibilità alla presenza inter-trans/lesbo/femminista/queer, in cui ci sia spazio per le pratiche anche diverse che ci caratterizzano.
Vogliamo uno sciopero precario in cui bloccare, assieme ai flussi materiali e immateriali della produzione, anche i flussi di desiderio sostenuti dal capitale, per fare irrompere uno spazio pubblico di riappropriazione dei corpi e dei piaceri, di relazioni e affettività altre.

“Siamo una realtà, operiamo in diverse città e contesti, siamo conness*, stiamo generando alleanze e strutture proprie: non ci farete tacere mai più.”^^^

^^^ dal Manifesto per un’insurrezione PutaLesboNeraTransFemminista

Appuntamento sabato 15 alle 13.30 in Piazza Esedra@Roma

Per adesioni, prenotazione bus o comunicare altri spezzoni queer: infosmaschieramenti@inventati.org
Partenze pullman da Bologna: appuntamento ore 5.30 in autostazione, partenza ore 6.00!

antagonismogay/Laboratorio Smaschieramenti

Frangette estreme

Fuoricampo Lesbian Group

MIT Movimento Identità Transessuali

Sexyshock

Circolo PINK – Verona

Riprendiamoci la politica – Roma (aderisce con suo documento)

Valentina Vandilli

Etichette Stupide

Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute

Universinversi

Maria Grazia Negrini – Tavola delle donne sulla violenza e sulla sicurezza nella città (Bologna)

Facciamo Breccia

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Se n’è andata Alessandro Zijno, attivista transfemminista e queer

Bologna, 17 settembre 2011
Oggi alle 13.15 all’Hospice dell’Ospedale Bellaria di Bologna se n’è andata Alessandro Zijno (l’Ambigua), attivista transfemminista e queer. Era una delle fondatrici del Laboratorio Smaschieramenti – Atlantide di Bologna. Continua a leggere
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Gio 15 set 2011 – Atlantide Re/Sisters

Aperitivo ad Atlantide giovedì 15 settembre per inaugurare la dodicesima stagione di attività dei collettivi Antagonismogay/Laboratorio Smaschieramenti, Clitoristrix Femministe e lesbiche e NullaOsta nello spazio di Porta Santo Stefano… anche se finocchie selvatiche, femministe in erba e punk in fiore non sono piaciuti al Quartiere il quale, dopo aver indetto un bando per riassegnare lo spazio, ha deliberato che nessuno dei progetti presentati – né quello sviluppato dai tre collettivi, né quelli presentati a sorpresa da altre associazioni cittadine – rispondeva ai criteri richiesti.

L’attività dei collettivi di Atlantide – che da oltre dieci anni da Porta Santo Stefano si propaga per la città, per l’Italia e per l’Europa con la sua musica indipendente e con le sue favolose pratiche antifasciste, antirazziste, femministe e queer non si ferma di certo, e riparte anche quest’anno dalla solita sede verso un autunno di lotte.

Unisciti alla sorellanza per brindare all’anno che verrà! Atlantide Re/Sisters ti aspetta ad Atlantide, Piazza di Porta Santo Stefano 6, giovedì 15 settembre dalle 19.30 alle 24.

Antgonismogay / Laboratorio Smaschieramenti

Clitoristrix – Femministe e lesbiche

NullaOsta

Per info: http://atlantideresiste.blogspot.com

 

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Comunicato sull’aggessione del 29 luglio

Le associazioni Lgbt di Bologna condannano pubblicamente l’episodio di violenza accaduto nella notte di venerdì 29 luglio presso i Giardini Margherita, dove una ragazza transessuale ha subito un’aggressione perpetrata da un gruppo di donne lesbiche.

La notizia, oltreché indignarci per la sua gravità, ci interroga direttamente, come attiviste/i e associazioni LGBTIQ, rispetto alla mentalità machista e sessista che nutre simili atti di violenza collettiva, da cui nessuna e nessuno può considerarsi esente a priori esclusivamente in virtù del proprio orientamento sessuale o identità di genere. Ci dispiace inoltre che quest’episodio abbia scatenato in rete una tempesta di commenti lesbofobici e di stereotipi che associano la brutalità dell’atto alla caratterizzazione “butch” delle donne che li hanno agiti, andando a creare un corto circuito estremamente pericoloso.

Come associazioni e attiviste/i da tempo promuoviamo percorsi di riflessione finalizzati a stimolare un profondo cambiamento culturale e sociale, per contrastare transfobia, lesbofobia e omofobia, violenza di genere, sessismo e machismo.

Ci impegniamo a perseverare in questo lavoro per fare in modo che episodi di questo genere non accadano più.

Gli sportelli legali di arcilesbica e arcigay offriranno assistenza legale gratuita alla vittima dell’aggressione

ArciLesbica Bologna, Fuoricampo, Arcigay “Il Cassero”, MIT, Antagonismo Gay, Smaschieramenti, Comunicattive, Let’s Queer

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Fuori & Dentro le Democrazie Sessuali – convegno a Roma

Fuori e dentro le democrazie sessuali - Roma - Sala Pintor - 28 e 29 maggio 2011Leggi il programma in italiano.

Legg il programma in inglese.

Indizione del convegno.

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Famiglia (mono)nucleare? NO! Grazie

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STRAnaBOLOGNA – mar 17 maggio h18 piazza Re Enzo

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Online il questionario Sessualità e Vite precarie

Scarica il questionario Sessualità e vite precarie distribuito dal Laboratorio Smaschieramenti in piazza il 6 maggio, giorno dello sciopero generale, in occasione di Time Out – tempo di sciopero tempi di vita.

I risultati dell’indagine saranno resi pubblici su questo blog e in un’iniziativa pubblica appena avremo tempo per farlo… restate sintonizzate su queste pagine.

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6 maggio: Time out – tempo di sciopero tempi di vita

6 maggio 2011 dalle 13.30 in Piazza del Nettuno "Time out - tempo di sciopero tempi di vita"

Scarica il volantino timeout02

Il 6 maggio Laboratorio Smaschieramenti vi aspetta all’incrocio con un nuovo favoloso questionario: “Sessualità e vite precarie”…

TIME OUT!

TEMPO DI SCIOPERO, TEMPI DI VITA

Bologna-6 maggio 2011
Ore 13 incrocio via Indipendenza-via Rizzoli-via Ugo Bassi

Venerdì 6 Maggio sarà giorno di sciopero, sciopero generale e
generalizzato.
È da tre anni ormai che gli effetti della crisi finanziaria sono
sotto gli occhi di tutti. Tuttavia, le politiche di gestione economica
che il governo e le amministrazioni locali hanno adottato ripetono uno
schema già visto e poco efficace, proponendo, come unica soluzione,
una serie di tagli ai diversi settori del welfare, della cultura e
della formazione. Così, proprio quando le condizioni di vita e di
lavoro peggiorano a causa della crisi, il governo – nelle sue
diverse articolazioni – propone ricette che comprimono ulteriormente
le possibilità di avere una vita soddisfacente. La retorica con cui
questi tagli vengono venduti all’opinione pubblica recita un mantra
già sentito: in tempo di presunta scarsità delle risorse bisogna
stringere la cinghia in nome della stabilità finanziaria. In realtà
le risorse vengono dirottate dai servizi sociali, dalla cultura e
dalla formazione verso le casse di banche e istituti di credito, per
salvarli proprio da quella insolvenza che è stata all’origine del
collasso economico globale. La crisi è dunque affrontata con
strumenti che non sono solo inefficaci (si pensi alla Grecia che,
nonostante sia stato il primo paese in Europa ad aver adottato una
severa politica di austerità, è entrato in recessione) ma che a loro
volta provocano un ulteriore impoverimento generale, che colpisce
anche di chi ha la garanzia dell’accesso ad un salario. I tagli, sul
piano cittadino, si traducono infatti nell’incremento delle tariffe
di accesso al welfare, anche a fronte di una sua progressiva
dequalificazione che in molti casi porta perfino alla chiusura tout
court di servizi fondamentali. Un processo che, inoltre, spesso
produce la cancellazione o la precarizzazione di numerosi posti di
lavoro. Da un lato, quindi, assistiamo ad un drastico
ridimensionamento dei tradizionali istituti del welfare, mentre
dall’altro la crisi accelera il processo di declassamento, che
coinvolge tanto i precari quanto i lavoratori dipendenti.
Questi problemi, comuni a tanti, necessitano di una risposta
altrettanto comune. È per questa ragione che nelle ultime settimane
tanti e diversi si sono incontrati a Sala Borsa e a Bartleby: per far
vivere uno spazio pubblico di discussione e di azione politica capace
di mettere al centro le lotte per un nuovo welfare e per la
riqualificazione dei servizi, per un reddito di cittadinanza contro la
crisi, per l’autodeterminazione dei nostri corpi e delle forme di vita
metropolitane. In questa prospettiva si colloca anche la
generalizzazione dello sciopero del 6 maggio, convocato dalla Cgil con
modalità insufficienti e tardive. Quel giorno ci saranno due
appuntamenti mattutini: alle ore 9 sotto le due torri partirà il
corteo degli studenti medi, mentre l’ appuntamento per gli studenti
universitari sarà alle ore 11 in piazza Verdi.
In quella giornata vogliamo riprendere quella pratica del blocco delle
merci e della circolazione che ha contraddistinto i movimenti
studenteschi degli ultimi anni e ibridarla con i nostri saperi e la
nostra creatività, con i claims delle nostre mobilitazioni. Fare del
cuore del centro cittadino, della T disegnata dall’incrocio di via
Rizzoli, via Ugo Bassi e via Indipendenza una piazza occupata. È
tempo di sciopero, tempo di agire lo sciopero oltre le sue forme
classiche, ma è giunto anche il tempo di far vivere nello sciopero
tutta la ricchezza di un “tempo ritrovato”, il tempo in cui far
vivere nell’incontro, nella parola, nell’arte e nella condivisione la
forza espressiva delle nostre differenze. Una piazza della creazione
metropolitana dicevamo, ma anche una piazza esplicitamente contro il
governo Berlusconi e le sue politiche razziste e di austerità. Una
piazza dunque che saprà esprimere tutto il suo rifiuto all’annunciata
presenza in città del ministro Maroni.

DALLE ORE 13 PRANZO, INTERVENTI, PERFORMANCE ARTISTICHE E TEATRALI,
MUSICA, LETTURE A CURA DI: ENSEMBLE CONCORDANZE, WU MING, LABORATORIO
SMASCHIERAMENTI, RICERCATORI PRECARI, DOCENTI PREOCCUPATI,
NOSADELLA.DUE, SPECCHIO DEL REAME, E TANTI ALTRI.

_Bartleby, Vag61, Collettivo Utopia, Ricercatori Precari, Bibliotecari
Necessari, Ensemble Concordanze, Laboratorio Smaschieramenti,
Antagonismogay, Nosadella.Due_

PER ULTERIORI ADESIONI: tempodisciopero@gmail.com

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