UNIONI CIVILI: ASSOCIAZIONI E RETI LGBTQI E FEMMINISTE BOLOGNESI DOMANI IN PRESIDIO A ROMA

 
 
Bologna, 23 febbraio 2016 – Le associazioni lgbtqi e le reti trans femministe e queer di Bologna annunciano per domani la presenza di una delegazione di attiviste e attivisti al presidio previsto a Roma dalle 16 in piazza delle Cinque Lune, nei pressi del Senato, dove è in programma la ripresa della discussione del ddl sulle unioni civili. Domani alle 8,30 due pullman di attiviste e attivisti partiranno da Bologna per raggiungere la capitale (ci sono ancora pochi posti disponibili per la trasferta: chi volesse aggregarsi può farlo acquistando il biglietto al Cassero, in via Don Minzoni 18, al costo di 15 euro).
Di seguito il documento sottoscritto dalle associazioni:
 

#MOLTOPIUDICIRINNA’

La battaglia per i diritti e l’autodeterminazione delle persone lgbtqi viene rappresentata in queste settimane come schiacciata nel tira e molla di una legge miope, scritta con le accortezze di chi non vuole indispettire il potere clericale. I fondamentalisti cattolici e i neofascisti si vedono garantito lo spazio politico nel quale ribadire e rinforzare il paradigma della famiglia tradizionale, senza che nessuna forza politica si faccia carico di una visione veramente alternativa che rispecchi la realtà quotidiana vissuta da centinaia di migliaia di persone.

Il dibattito sulle unioni tra persone dello stesso sesso, ancora lontano dal concretizzarsi in diritti, ha già prodotto un’impennata nel discorso mediatico omofobo, sessista e razzista, sdoganando parole d’odio in ogni luogo, istituzionale  e non, e offrendole in dose abbondante a ogni pubblico.

Abbiamo assistito anche all’imbarbarimento del dibattito sulla procreazione, tenuto in ostaggio dall’ortodossia del vincolo biologico e incapace di interrogarsi su come si generano non i corpi ma le opportunità di cui avranno bisogno, le relazioni, la cultura, la società. Insomma, mentre ci viene annunciata una legge del cambiamento nei fatti ci viene imposto innanzitutto un grave arretramento.

Le norme garantiscono diritti e riconoscimenti, non sono autorizzazioni, non determinano le nostre libertà: le relazioni di cui parla il ddl Cirinnà già esistono e non sono merci di scambio. Di conseguenza per noi non sono accettabili mediazioni, compromessi, stralci, passi indietro. Si voti subito questa legge, perlomeno così com’è.

Perché noi vogliamo #moltopiùdicirinnà: vogliamo diritti sociali per le relazioni affettive e per le famiglie e s-famiglie di qualsiasi forma, reddito di autodeterminazione per tutte e tutti, libertà delle scelte riproduttive fuori da ogni imperativo alla procreazione.

E lo chiediamo in nome di una giustizia sociale per tutti e  tutte, non di un’idea di ‘civiltà della nazione’ da contrapporre a degli ‘altri’ incivili.

Le associazioni lgbt e le reti transfemministe e queer di Bologna mettono in campo la loro mobilitazione: la prima azione è prevista mercoledì 24 febbraio, quando due pullman di attiviste e attivisti partiranno per Roma per unirsi al presidio in programma dalle 16 in piazza delle Cinque Lune, nei pressi del Senato.

Amnesty International Emilia-Romagna
Arcigay “Il Cassero”
ArciLesbica Bologna
Associazione Orlando
Bogasport
Circolo RED Bologna – Eagle Nest
Famiglie Arcobaleno Emilia Romagna

Favolosa Coalizione
Ida
Indie Pride – Indipendenti contro l’omofobia
Komos – coro gay Bologna
Laboratorio Smascheramenti
Lila Bologna
MigraBo lgbt
Mit
Uaar Bologna

UniLGBTQ
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