Mobilitazione a un anno dalla morte di Cloe Bianco, insegnante transgender

Assemblea Online 2.04.23 ore 19:00

Caru,
dopo questo 8 marzo di lotta, dopo le piazze del TDOV e tutte quell che attraversiamo, vogliamo tornare a occupare gli spazi pubblici e a contrattaccare la violenza eterocispatriarcale.

Tra il 10 e l’11 giugno 2022 Cloe Bianco, professoressa e scrittrice transgender, si toglieva la vita. Nel suo blog scriveva pubblicamente della marginalizzazione e della privazione di libertà subita proprio in quanto persona trans.

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2 aprile S/famiglie queer in piazza

data ora e luogo: 2 aprile 2023 ore 16 Piazza Maggiore Bologna

Organizzata da Rivolta Pride e Famiglie Arcobaleno-Emilia Romagna – vedi sotto per adesioni in aggiornamento

“L’azione di questo Governo e la generale incapacità di leggere la realtà da parte della politica non colpisce solo i bimbɜ delle famiglie arcobaleno, ma nega tutela e valore alle famiglie monogenitoriali o cogenitoriali omolesbobitransqueer,  disconosce i ragazzɜ gender variant, nega l’autodeterminazione deɜ ragazzɜ neurodivergenti e condiziona l’accesso alla cittadinanza italiana aɜ bimbɜ e ragazzɜ di famiglie migranti. […] Rivendichiamo non solo gli stessi diritti delle famiglie eterosessuali, ma molti più diritti per tutt3, all’anagrafe, sui documenti ma anche nella materialità dei diritti sociali. Perché vogliamo un mondo in cui tutt3 possano costruire e vivere i propri affetti senza essere oppressi dai pregiudizi, dalle discriminazioni, dalla mancanza di casa, dalla stanchezza estenuante prodotta dallo sfruttamento lavorativo o dalla mancanza di servizi a sostegno del lavoro di cura delle persone non autosufficienti di tutte le età”

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Intervento 8 Marzo 2023 nella Piazza con Non Una Di Meno Bologna

INTERVENTO a Bologna, 8 Marzo 2023 nella piazza con Non Una Di Meno 

L’8 Marzo siamo in Piazza con Non Una di Meno da molti anni ormai. Abbiamo attraversato insieme, femminist*, transfemminist* e persone queer, anni di cambiamento, di pandemie, di guerre e di arretramento dei diritti a causa dell’incessante rafforzamento delle destre reazionarie, delle strutture “no gender” e di campagne comunicative molto aggressive e ahinoi, efficaci, volte a limitare il diritto all’autodeterminazione delle donne, delle persone lgbtqiap+ tutte, e delle persone trans in particolare. 

Continuano a prendersi spazio nei palazzi e sui giornali coloro che pensano che sia facile convincere la gente, che a difendere “la donna” “la famiglia” “i bambini” siano proprio loro, quelli che limitano i diritti all’aborto, all’identità di genere, allu bambinu di vedere riconosciut* le/i propri genitori, alle scuole di fare educazione di genere e contrasto alla violenza dei generi. Coloro che pensano solo ai bianchi, e nemmeno a tutti, agitando una bandiera di “civiltà” che tutto pare tranne che civile. 

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Foto di S/famiglia – performance collettiva 8 marzo 2023

Domani alle 10 vieni in piazza del Nettuno a fare la tua Foto di S/famiglia insieme alle persone a cui tieni, chiunque ess3 siano! A chi promuove un unico modello di famiglia, di casa e di lavoro domestico eterosessuale rispondiamo celebrando la riproduzione sociale queer: massaie critiche, mamme transqueer di figliə frocə, sfamiglie con un padre di meno o uno di più, parentele spurie, generi non naturali o non culturali, coinquilin3 sgangherat3, madri snaturatə, genitori single e multiple, accorrete mumeros3!

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Siamo tuttɜ famigliɜ 

La ministra Roccella continua l’opera violenta di stigmatizzazione dei nuclei famigliari formati da persone dello stesso genere. E non solo, tra le righe offende anche il 33% dei nuclei famigliari in questo paese, le cosiddette famiglie monogenitoriali, spesso donne con figl*.
Questa morale che il governo ci proietta addosso produce niente altro che profondo dolore e profonda rabbia nelle e nei figl* e nelle e nei genitori. Dall’altro lato nasconde i reali bisogni delle “famiglie” e, aggiungiamo noi, delle persone tutte. Viviamo legami di mutualismo, di affetto, di aiuto, di solidarietà, d’amore e amicizia, e sono queste relazioni che ci aiutano a restare a galla in un contesto di crisi economica, energetica, di smantellamento del welfare, repressione e riduzione di diritti.
Anche quando siamo famiglie riconosciute, cioè quando come persone lgbtqiap+ riceviamo la “grazia” da qualche tribunale, ci appoggiamo ad altri famigliari o altre reti di supporto, perché i servizi sono scarsissimi. Queste relazioni non hanno alcun riconoscimento e legittimità e vorremmo ripartire da qui. Infatti se da un lato l’assenza del matrimonio egualitario in questo paese rappresenta un’imperdonabile ingiustizia (perché un diritto o è di tutti o è un privilegio), dall’altro lato sappiamo che l’aspetto più importante di questa istituzione è la possibilità di accedere a una serie di diritti per prenderci cura l’unə dell’altrə (diritti alla salute, sul lavoro, patrimoniali). Questo è il punto di partenza per riflettere sulle vite vere, materiali e sui bisogni.
Siamo già diversə da quel modello che il governo e il ministero della famiglia vogliono imporre, e siamo pure maggioranza. Esercitiamo la cura tra mille ostacoli e difficoltà, nonostante le politiche istituzionali “sulla famiglia”, spesso assistenziali e insufficienti.
Questo ordine fascista che pensate di portare nelle nostre case, nelle nostre strade, nello spazio pubblico che è di tutt*, non ha futuro. E non è nemmeno presente. È solo un passato che non può e non deve tornare.
Ci vogliamo vivə e ci vogliamo liberə
Vogliamo tutto.
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17 e 20 maggio Mobilitazione GenDerale

MOBILITAZIONE GENDERALE
Non possiamo più aspettare, non possiamo più pensare di procedere per piccoli passi: le nostre vite vengono precarizzate e violentate, i nostri desideri limitati e respinti perché fuori dalla norma, le nostre esigenze ignorate. Crediamo che non sia più tempo di aspettare concessioni, consapevoli che non saremo liberɜ finché non lo saremo tuttɜ.
Per questo convochiamo:
17 Maggio Manifestazione diffusa su tutto il territorio nazionale!
20 Maggio Manifestazione Nazionale a Bologna!
Vivɜ ci vogliamo, vogliamo tutto! Mai più una lotta a ribasso, è tempo di tornare in piazza!
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Neuroqueer Neurocrip autorganizzat3

Post Stati Generali su Facebook

Gli Stati Genderali hanno aperto lo spazio per un confronto essenziale. Nella 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗱𝗶𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ condividiamo le riflessioni del 𝘁𝗮𝘃𝗼𝗹𝗼 𝗻𝗲𝘂𝗿𝗼𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝗴𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗲 𝗱𝗶𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀: Continua a leggere

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QUI C’È GENDER CHE LAVORA – Stati Genderali in sciopero

– Fr0cə in sciopero
Colpo di scena: le persone Lgbtqia+ lavorano. Sembra una banalità, ma continueremo a dirla finché non smetterà di stupire. Non facciamo di mestiere il nostro genere, il nostro orientamento sessuale o la nostra condizione di disabilità o di neurodivergenza: siamo persone che lavorano per sopravvivere. E aderiamo convintamente allo sciopero generale del 2 dicembre e alla manifestazione del 3 dicembre: contro il caro vita e contro la guerra che gli fa da scusante mentre si gioca sulla pelle dei popoli ucraino e russo. Contro il governo Meloni, naturalmente, e le sue politiche padronali, antifemministe, strutturalmente razziste e opposte ai diritti riproduttivi, politici e lavorativi che ci spettano. Per il salario minimo, proprio ieri affossato in parlamento dalle stesse forze politiche che si erano dette favorevoli a una sua blanda introduzione, e che oggi si giustificano dicendo che comprometterebbe il ritorno alla contrattazione nazionale.

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TDOR 2022 VIVƏ, LIBERƏ – Bologna Rivolta Pride

TDOR 2022 VIVƏ, LIBERƏ – Bologna

20.11.22 ore 18:00 Da P.zza San Francesco – verso Piazza Nettuno

Il 20 Novembre, come ogni anno, ci ritroviamo insieme per il TDOR, transgender day of remembrance. È una giornata la cui “ritualità” non rifiutiamo, piuttosto riconosciamo la potenza del rituale collettivo quando si impegna a ricordare, da un lato, mentre diamo voce alla nostra rabbia, alle nostre rivendicazioni.
Ci vogliamo vivə e non solo: siamo consapevoli di quali sono le ingiustizie e le discriminazioni che uccidono o che ci vogliono costringere a vite tristi, sfruttate. Continua a leggere

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Love delivery. L’amore al tempo delle piattaforme digitali

Ringraziamo Cristian Loiacono per aver messo a disposizione il testo di un suo intervento fatto pochi giorni prima del lock down alla tavola rotonda Cortocircuiti Amorosi: paure, inquietudini e disastri quotidiani (a cura della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, 21 febbraio 2020, Circolo dei lettori di Torino).

Lo trovate su academia.edu oppure qui.

Ci sembra molto interessante in rapporto ai temi del ciclo di incontri che stiamo promuovendo (Materiale intimo)

 

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