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Primo maggio del lavoro queer
Come soggettività LGBTQIA+, persone con disabilità e neurodivergenti siamo – siamo sempre stat* – dentro il processo produttivo. Abbiamo quindi molto da dire sia sul nostro accesso al lavoro, sia sulla nostra salute psicofisica sul lavoro. È importante affermarlo poiché la nostra presenza è stata silenziata, da un lato, dalla rappresentazione falsa di una working class tutta bianca, maschia, cisgenere ed eterosessuale, e dall’altro lato dalle strategie di “diversity management” che si sono basate negli anni su questa rappresentazione.
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Solidarietà con tutte le persone queer in Romania!
Riceviamo e diffondiamo la traduzione dei comunicati prodotti dalle realtà lgbtqia+ in Romania rispetto all’approvazione, per ora limitata al Senato, di una legge criminalizzante che, se dovesse passare anche alla Camera, rappresenterebbe una gravissima minaccia per le persone queer.
În solidaritate cu toate persoanele queer din România!⚡️
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Noi Disertiamo – Intervento al Pratello R’esiste 25 Aprile 2022
Video dell’intervento dal palco di Pratello R’esiste 2022
𝗡𝗼𝗶 𝗱𝗶𝘀𝗲𝗿𝘁𝗶𝗮𝗺𝗼
-𝘔𝘢 𝘭𝘰 𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘢𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘤𝘰𝘮𝘪𝘯𝘤𝘪𝘢?
𝘚𝘢𝘱𝘦𝘵𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘢𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘦̀?
-𝘔𝘪 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘦̀ 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘢𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘦𝘵𝘦𝘳𝘰𝘴𝘦𝘴𝘴𝘶𝘢𝘭𝘦… 𝘜𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘢𝘭𝘭’𝘢𝘷𝘢𝘯𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘪𝘢…
Abbiamo optato per questa scena della Traviata Norma, che è un’opera teatrale di Mario Mieli perché mostra bene come il queer sia una lente di osservazione della realtà, piuttosto che una realtà a sé stante distaccata dalle “questioni serie”, quelle da “UOMINI VERI”, poco adatte a noi frivole frocie, come la guerra. Siamo il Laboratorio Smaschieramenti, una realtà transfemminista frocia queee e trans di Bologna, autonoma e antifascista. Continua a leggere
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Stati genDerali 14-15 maggio Bologna
𝐆𝐥𝐢 𝐒𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐆𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐚𝐥𝐢 𝐋𝐆𝐁𝐓𝐐𝐈𝐀𝐏+ & 𝐃𝐢𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐲 𝐫𝐢𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐨𝐧𝐨 𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐮𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐦𝐨𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚 𝐁𝐨𝐥𝐨𝐠𝐧𝐚 𝐢𝐥 𝟏𝟒 𝐞 𝟏𝟓 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟐
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#allrefugeesarewelcome
Abbiamo scritto insieme a Rivolta Pride il seguente comunicato #allrefugeesarewelcome
Avremmo voluto che l’afflato di solidarietà verso le persone in fuga dall’Ucraina portasse ad un cambiamento più profondo dei sistemi di “accoglienza” europei e italiani. Anche la commissione UE si era espressa incoraggiando “gli Stati membri a usare la loro discrezione e a includere categorie più ampie di persone nella loro legislazione”. Eppure il governo Draghi si è uniformato a quanto gli altri paesi già stanno facendo, cioè ha interpretato in modo restrittivo il dispositivo della protezione temporanea, limitandolo ai profughi dell’Ucraina. Continua a leggere
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Laboratorio Altre Maschilità al Bancarotta occupato
Martedì 29 marzo 2022 H. 17:30 @BANCAROTTA- Via Fioravanti 12, Bologna.
SMASCHIERAMENTI / *Altre maschilità*
laboratorio di autoinchiesta su identità di genere, binarismo, ruoli e sessualità.
Un’autoinchiesta per destrutturare le norme di genere che ancora ci opprimono e ci reprimono. Alla luce di una maschilità egemonica che non si mostra in “crisi” e, anzi, si impone con violenza in ogni luogo e in ogni tempo, noi frocie, trans, lesbiche e queerz ci prendiamo la responsabilità di smascherarla e… smaschIerare il sistema su cui si fonda. A partire da sé fino ad arrivare alle trame dell’eteropatriarcato ci impegnamo insieme a fare esplodere la maschilità dominante e a lasciar proliferare le maschilità “altre”.
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Siamo dunque liberiamo spazi
Il 24 Marzo 2022 abbiamo partecipato all’evento Siamo dunque liberiamo spazi di Di Contaminazione Spazə
al Bancarotta occupato con la nostra carissima Rachele Borghi
Ecco il testo dell’evento:
Negli ultimi due anni e mezzo la materialità delle nostre vite, e di tutt3 coloro che resistono nel quotidiano alla violenza strutturale continuamente (ri)prodotta dal sistema capitalista lungo le linee del dominio di razza, genere, classe e specie, ha visto acuirsi le contraddizioni circa la sua incompatibilità con il benessere sociale di tutto il vivente.
Il contesto neoimperialista attuale, attraverso il quale si sta ristrutturando una “nuova economia della guerra”, votato al riassorbimento della crisi prodotta dal sistema medesimo e dalla attuale sindemia, evidenzia come la riproduzione del sistemaegemonico comporti una capillare devastazione dei corpi-territori.
La gestione di questi eventi si costituisce attraverso l’uso di una semantica del potere che fa largo uso di metafore imperialiste, colonialiste e patriarcali, in linea con la cornice “emergenziale”.
Se dal 2001, attraverso la dottrina Bush, si è aperta una nuova fase storica della cosiddetta “economia del terrore” (shock economy) non è difficile pensare che oggi la gestione della sindemia si sia sviluppata nel conflitto contro un presunto nemico invisibile, il corpo minaccioso del virus SARS-CoV-2.
È necessario leggere questi eventi come elementi fondanti di un sistema che, a partire dalla modernità, si è imposto e ri-modellato attraverso forme violente di dominio e sfruttamento, che hanno continuamente ri-cartografato gli spazi da colonizzare.
Alla luce di ciò, ci sembra ragionevole porre la sindemia e il contesto imperiale all’interno di un ragionamento collettivo, per enfatizzare le contraddizioni e illuminare quei margini lungo i quali le nostre esperienze vissute diventano finalmente spazi di possibilità in cui bisogni e desideri siano la base di una vita liberata e autodeterminata.
Per questo motivo lanciamo uno sciopero giovedì 24 marzo concretizzato in una lezione autogestita di geografia critica a Bancarotta.
Discuteremo di queste tematiche insieme a Rachele Borghi, geografa queer e decoloniale e l3 attivist3 del Laboratorio Smaschieramenti,collettivo transfemminista queer.
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APPELLO TRANSNAZIONALE LGBTQIA+ SOLIDARIETA – UCRAINA
Condividiamo l’appello transnazionale dei movimenti LGBTQIAP+ e transfemministi
Puoi leggere il documento in tutte le lingue qui
Solidarietà con le persone in Ucraina e nel resto del mondo che resistono tutte le forme di occupazione, oppressione e guerra
L’invasione imperialista dell’Ucraina da parte di Putin è una catastrofe che devasta la vita di milioni di persone. Proprio mentre leggi, l’esercito russo sta bombardando civili e città in tutta l’Ucraina.
Abbiamo un disperato bisogno di porre fine alla guerra e fornire supporto a coloro che ne sono più colpiti. Cosa possiamo fare? Cose semplici: raccogliere e distribuire risorse. Combattere la disinformazione. Dare visibilità alle voci della gente che si trova lì. Partecipare alle proteste. Sostenere le comunità marginalizzate in cerca di protezione. Continua a leggere
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L’arte Queer del Nascondersi con Maya de Leo
Abbiamo partecipato il 18 Febbraio 2022 a L’ARTE QUEER DEL NASCONDERSI / con Maya De Leo & Laboratorio Smaschieramenti
Elogiamo Maya De Leo Queer e ora. Ieri sera con Laboratorio Smaschieramenti la conversazione a partire del libro “Queer” è stato un momento di ulteriore produzione di pensiero. Una risposta a chi sostiene “il queer è morto” attraverso la ricostruzione di genealogie anti-identitarie che ci permettono di respirare e complicare la nostra percezione del presente in modo liberatorio. Sempre partigianə in una storia non progressiva che ci ricorda di non abbassare mai lo sguardo ma piuttosto di muoverci con gli occhi verso l’orizzonte queer.
Da Leggere!
Grazie a Dalla Ridda per l’invito e per le iniziative “Latenze”
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Non si può morire di scuola – per Lorenzo Parelli e tuttu lu altru
La scuola azienda uccide, il lavoro uccide. Non si può morire di scuola, non si può morire di lavoro.
E’ stato ucciso un ragazzo, #LorenzoParelli di 18 anni. Uno studente ingabbiato in un sistema educativo che da anni viene svuotato della sua funzione per preparare ad un “mondo del lavoro” insensato. Che questa morte non rimanga senza senso.
Abbiamo letto tante belle parole, ma escono dalla bocca dei responsabili di questo sistema, la “buona scuola”, che prepara la società ad una rigida divisione sociale sulle linee della classe, del genere e della provenienza. Se questa è la bontà noi rispondiamo che vogliamo GIUSTIZIA, vogliamo una scuola GIUSTA.
Sono anni che lo denunciamo. Quale sicurezza sul lavoro? Chi si prende cura delle/degli studenti? i docenti referenti del PCTO dalla sala insegnanti, un gruppo whatsapp, i datori di lavoro? E non si tratta solo di morire, sul lavoro si vivono soprusi, molestie, violenza di stampo razzista, omolesbobitransfobico, misogino…
come possiamo pensare di continuare ad inviare ragazz* a lavorare gratuitamente (o per un “obolo”) “sotto padrone”?
Se questo è il prezzo lo abbiamo pagato #scioperogenerale
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