Il sonno della critica genera sveglie!

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Solidali nel respingere la nuova ondata di odio antiomosessuale e la tentazione di introdurre leggi speciali nel nostro paese, ribadiamo che:

SIAMO CONTRO NATURA, perché  il sesso, l’amore, i legami sociali non hanno niente di naturale, sono frutto di naturalizzazioni operate dalla cultura, dalla storia e dalla politica, e di solito quelli che vengono considerati “naturali” sono semplicemente i comportamenti dominanti.

SIAMO CONTRO LA “CIVILITA’ “, specie da quando l’appello alla “civiltà” viene usato solo per giustificare la guerra e fomentare il razzismo anti-islamico

SIAMO CONTRO L’AMORE ROMANTICO, usato come legittimazione per chiedere diritti. In quanto soggetti abbiamo dei  diritti, e basta, non dobbiamo dimostrare di meritarceli in nome della  nostra capacità di provare sentimenti simili a quelli degli etero. E siamo contro l’amore di coppia quando viene considerato un sentimento di maggior valore sociale rispetto ad altri legami affettivi e diventa la giustificazione per considerare certe vite più degne e meritevoli di protezione di altre.

SIAMO CONTRO L’OBBLIGO SOCIALE A RIPRODURSI, perché ,  con o senza figli, in coppia, single o multipl*, meritiamo tutt* lo stesso rispetto e l’accesso al welfare. Condanniamo questa cultura che ancora stigmatizza le donne che scelgono di non essere madri e vorrebbe impedire le forme di genitorialità non eterosessuali e di riproduzione non biologica.

SIAMO CONTRO L’UGUAGLIANZA NEOLIBERALE, perché non ci teniamo affatto ad integrarci in questa società sessista, omofoba (nonostante la progressiva integrazione della parte più rispettabile del mondo omosessuale), transfobica, razzista, basata sullo sfruttamento e l’ingiustizia sociale.

RIFIUTIAMO IL PINKWASHING delle istituzioni e del PD che da una parte sgomberano gli spazi froci e dall’altra concedono qualche scampolo di diritti, purché ce ne stiamo chiuse nelle nostre camere da letto, possibilmente sotto una trapunta tricolore.

SIAMO PER:

Reddito e permesso di soggiorno per tutt* – perché  l’indipendenza economica da genitori, partner e padroni vari e la disponibilità di tempo libero dal lavoro è il presupposto per l’autodeterminazione anche in campo sessuale e affettivo.

Welfare pubblico,  diritto alla casa e accesso allo spazio pubblico a prescindere dalla forma affettiva scelta.

Libertà per i/le/* trans di disporre del proprio nome anagrafico e del proprio corpo in piena autonomia e un’assistenza sanitaria che sia al servizio della salute e non dell’ordine sessuale dominante.

Riconoscimento del terzo (quarto, quinto…) genitore, perché  ciò che conta è la voglia di crescere un* bambin * insieme, non i geni, l’orientamento sessuale, i fiori d’arancio.

Accesso all’adozione e alle tecnologie riproduttive per tutt*.

Scarica il volantino distribuito da Smaschieramenti in Piazza Nettuno a Bologna il 23/1/2016

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2 risposte a Il sonno della critica genera sveglie!

  1. Giusy scrive:

    Oddio!!!!!!! ma dove siete stati fino ad ora?????? Grazie, grazie, grazie per queste verissime parole!!!!!

  2. Pingback: L’amore è una questione politica: intervista a Federico Zappino – The Bottom Up

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