BEAUTY QUEEN, BEAUTY QUEER, BEAUTY CASE – Della favolosità dei nostri generi facciamo un’arma di lotta!

Il 14 aprile, a Bologna, in concomitanza con un evento Drag Queen (https://www.facebook.com/events/411524219394995/), due giovani froce sono state aggredite, all’uscita del locale Candilejas. Il fatto che dei ragazzini di 15 anni si sentano legittimati ad aggredire per reimporre il binarismo di genere dimostra ancora una volta quanto la violenza dei generi con il suo portato eterosessista sia una violenza strutturale che si riproduce in ogni ambito sociale. Una violenza strutturale spesso avvallata dalle istituzioni di ogni colore, come oggi nel clima neofascista e di attacco diretto all’autodeterminazione dei corpi delle donne, delle lesbiche, delle/dei trans, delle froce; spesso usata strumentalmente come posta in gioco politica, come nel penoso e irricevibile scambio sui nostri corpi del recente dibattito sulla legge regionale sulla omotransnegatività. Una violenza strutturale che combattiamo ogni giorno individualmente e collettivamente attraversando e risignificando le città transfemministe: a Verona, a Bologna e ovunque.

 

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e complicità a chi domenica scorsa è stat* aggredit* e continueremo a lottare insieme e a riappropriarci dello spazio pubblico contro la violenza dei generi e della norma eterosessuale, costruendo spazi di lotta, di orgoglio, di socializzazione e autogestione, dove produrre immaginari e pratiche transfemministe e froce di trasformazione sociale e culturale.
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