CRAAAZI: Un esempio contagioso

Condividiamo l’importante contributo di Craaazi (Centro di ricerca e archivio autonomo transfemministaqueer “Alessandro Zijno”). Buona Lettura!

Le conversazioni sono state pubblicate in tre atti.
Abbiamo cominciato dal tema dell’Organizzazione e in particolare dell’emersione della presa di parola diretta, della «voce inequivocabile» delle persone sieropositive.
Nella seconda puntata, ci soffermiamo su uno degli aspetti centrali di questa lotta, quello dell'(auto)formazione scientifica delle attivistx sulla malattia, sui farmaci e i loro effetti collaterali, che gli ha consentito di confrontarsi/scontrarsi direttamente con istituzioni scientifiche e case farmaceutiche, sia in Italia sia in Europa, tramite il coordinamento dell’European AIDS Treatment Group.
Nell’ultima parte, che riguarda il tema «intersezionalità» , abbiamo voluto mettere a fuoco se e come il terreno della lotta sull’Hiv in Italia abbia fatto da catalizzatore per una ricomposizione tra soggetti e rivendicazioni politiche diverse e, allo stesso tempo, quali siano state le relazioni fra la dimensione nazionale e la dimensione transnazionale di un movimento che ha le sue fondamenta nella ricerca di una «giustizia sociale» e della rimozione delle differenze in termini di accesso alle cure.

Ringraziamo Alessandra Cerioli e Diego Scudiero della LILA – Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids, per la loro inestinguibile passione politica e per il tempo che hanno voluto dedicarci, e le storiche e gli storici di Zapruder che ci hanno sollecitato a interrogarci collettivamente su questa storia che in Italia è ancora tutta da ricostruire.

Questa voce è stata pubblicata in Articoli, Coronavirus, sierofobia e contrassegnata con , , , , . Contrassegna il permalink.